IL VERO MANAGER SI VEDE ...
La maggioranza di noi ha già vissuto periodi difficili, gestito crisi, ristrutturato organizzazioni. Situazioni vissute certamente con fatica, ma almeno con la scorta dell’esperienza acquisita lavorando e delle best practise apprese frequentando le aule di scuola e di formazione manageriale. Ma un corso per aiutare noi ed i nostri collaboratori a superare queste settimane di zone rosse, di misure eccezionali, di home-working forzoso, di morale altalenante nessuno di lo ha fatto e neanche il famoso Business as Un-Usual, scritto da Price Pritchett può esserci d’aiuto oggi, sebbene le sue 27 regole siano sempre valide.
Non è solo il periodo straordinario, è incredibile l’assenza di un manuale, di buone pratiche, di norme da mettere in atto. Ma è in momenti come questi che Leader e Manager divengono cruciali nel loro ruolo di disegno della strategia ed esecuzione della stessa, attraverso la gestione operativa. Vision ed Execution si fondono per ottenere comunque il massimo dai Collaboratori. Soprattutto ai Manager (termine che deriva dall’Inglese to manage ma anche dal Latino manus agere) è richiesto un salto di qualità per essere loro stessi Leader capaci di ispirare collaboratori, magari solo via webcam.
A riguardo, molto è stato detto da Daniel Goleman, psicologo statunitense ideatore della “Emotional Intelligence” da lui definita come la capacità di influenzare la gente e aiutarla a lavorare meglio per raggiungere uno scopo finale in comune. Goleman ha tipizzato i manager in Visionario, Democratico, Coach, Esigente, Armonizzatore, Militaresco; suggerendo l’ultimo come il migliore per gestire i casi di estrema emergenza e di crisi. Come quello che stiamo vivendo. Un momento grave quanto un incendio, un terremoto o un attacco terroristico, situazioni ove il tempo è poco e le emozioni sono intense.
Casi in cui Leadership, Management e Comunicazione diventano il fattore critico per il successo e la sopravvivenza di un’organizzazione aziendale e per preservare morale e stabilità psicologica di Colleghi e Collaboratori. In queste settimane un manager deve usare la sua leadership non solo per eseguire il suo compito, ma per intervenire sulla emotività individuale, per influenzare e far agire reagire il Team utilizzando la componente positiva dell’emotività. Bastano azioni semplici e comprensibili, volte a infondere calma e tranquillità come training, occasioni di team-work o persino di conversazione on line tra Colleghi, che diventano antidoto alla costrizione, al telelavoro, alla zona rossa.
Nel Business come nelle calamità, il panico fa predominare la paura, la disperazione, la rabbia, sentimenti ed emozioni che in un Team di Lavoro - come in una folla - sono amplificate dal contagio emotivo, e rendo ardua - se non impossibile - ogni attività produttiva ed utile. In queste settimane cruciali i Manager devono sviluppare in tempi rapidi almeno un minimo di competenza nella gestione di situazioni critiche: devono, anzi dobbiamo saper mettere in campo, in tempi brevissimi, le saggezza manageriale per valorizzare le emozioni positive e ottimizzare l’efficacia della nostra squadra nonostante tutto quel che accade.
Andrà tutto bene, ma solo se ci diamo da fare.
Autore: Silvano Joly