Il termine Digital è oggi sulla bocca di tutti, ma cosa rappresenta per le organizzazioni e per le persone che le popolano?

Digital Agility è un costrutto multidimensionale fatto di bilità informatiche più o meno sofisticate e soprattutto capacità di destreggiarsi in contesti organizzativi sempre più demanding. I capi sono oggi Transformational Leaders di collaboratori che ovunque devono operare come neuroni connessi in un grande cervello, elastici e capaci di registrare, reagire, anticipare. I singoli e le aziende sono sistemi che si adattano e sono potenzialmente in grado di “apprendere ad apprendere”.

Ce lo dicevano già nel 1997, parlando guarda caso di “doppio circuito”, due esperti di Organizational Learning, Argyris e Schön. In tutto questo, la Digital Agility, intesa come flessibilità, tolleranza dell’incerto, adeguata propensione al rischio, consapevole uso dell’identità virtuale, richiede costante allenamento.

La cassetta degli attrezzi degli addetti ai lavori si arricchisce pertanto con interventi di assessment e sviluppo organizzativo mirati.

In questi ultimi anni, Euren ha più volte supportato i propri clienti e le loro persone con l’obiettivo di aiutarli gestire al meglio e fare proprie le nuove sfide tecnologiche. Spesso, ciò è avvenuto all’interno di progetti di sviluppo più ampi, in cui mettere alla prova il Digital Mindset delle persone con vari strumenti e da più punti di vista.

Queste esperienze ci hanno dato l’opportunità di comprendere che la Digital Agility è più che mai strumento e obiettivo dell’organizzazione che apprende, dell’organizzazione che sa cambiare.